domenica 18 novembre 2007

Cartoline indiane

Il primo viaggio in India non puo' ritenersi completo senza la visita al Taj Mahal, la "cartolina" indiana per eccellenza. E' un monumento splendido e impressionante, che lascia senza fiato e a bocca aperta. Un grandioso mausoleo di marmo voluto dall'imperatore Shah Jahan per la sua seconda moglie. Il Taj e' stato eretto su una piattaforma, sempre di marmo, che consente unicamente al cielo a fare da sfondo al monumento. In fronte ad esso, giardini ornamentali e una serie di fontane rendono perfetta la magia. Il prezzo della bellezza, si sa, e' alto, ma lo pagano solo gli stranieri (15 euro a cranio), mentre gli indiani se la cavano con 40 eurocents!
Il Taj mi magnetizza e la sua vista accompagna quasi ogni momento della mia giornata, dalle colazioni fino alle cene, sempre consumate su terrazze con vista monumento.
Il Taj Mahal e' sicuramente il pezzo forte dell'India da esportazione, ma vogliamo non parlare della esotica cucina indiana? Quest'ultima e' senza dubbio la migliore sorpresa del mio viaggio nel subcontinente. I pasti frugali e monocromatici dell'Asia Centrale sono ormai un lontano ricordo. Qui e' tutta un'orgia di sapori, spezie, aromi e colori. La cosa che mi stupisce maggiormente e' il fatto che l'India e' un Paese in larga parte vegetariano e, nonostante cio', i piatti che compongono il menu sono veramente tanti. In Italia le verdure per me erano semplicemente insalate o bollite e, sostanzialmente, un contorno. Qui in India assumono un significato diverso e diventano il piatto principale di una cena: verdure ripiene; oppure in molteplici salse a base di curry; fritte; stufate; crepes e frittelle vegetali... E l'elenco potrebbe andare avanti. Volendo mangiare carne, non e' facile trovare un ristorante adatto, perche' la maggior parte dei locali sono vegetariani. Va detto poi che gli indiani mangiano unicamente carne di pollo e pesce; la vacca, come saprete, e' sacra! Inoltre mi e' parso di capire che hanno una specie avversione per i cibi crudi o poco cotti e, nel caso della carne, sanguinolenti. Mi e' capitato di leggere articoli scritti da giornalisti indiani in viaggio in Europa che lamentavano il fatto di non riuscire a trovare ristoranti con piatti vegetariani soddisfacenti oppure cassavano il pane (tipo ciabatta) perche' troppo duro (ferisce la lingua!). Citavano l'Italia come miglior Paese perche' "almeno li, possiamo soppravvivere a pasta e a pizza". Davvero buffi.
Ma torniamo al personale. Insomma, l'abbondanza di piatti a base di verdure ha fatto si che a partire dal 5 ottobre, data del mio ingresso India, fino al 13 novembre, non ho toccato un pezzo di carne! Non che sia diventato un vegetariano convinto; penso sia una scelta igienica e sicura visto il trattamento infame riservato ai polli e alla loro carne, una volta macellata.
In quanto alle abitudini degli indiani a tavola devo dire che anche in questa situazione sono frenetici e quasi irrequieti. Il cibo, una volta in tavola, e' consumato in fretta e non e' seguito da una chiaccherata conviviale. Sedersi-mangiare-alzarsi. Un ciclo di 30 minuti o poco piu'. Ben altra cosa rispetto alle nostre abitudini europee.
Sul fronte bevande mi sono fatto delle gran scorpacciate di lassi, un drink a base di yoghurt che, alla mattina, da una piacevole sensazione di sazieta'. Poi c'e' il the (in indiano, chai), presenza fissa in ogni momento della giornata, bevuto in piccoli bicchieri di vetro con aggiunta di latte e molto zucchero. Lungo le strade e nei vagoni dei treni echeggiano senza sosta le voci dei venditori di the: chai chai chai!
E il fisico? Sempre bene, per fortuna. Temevo l'India, ma finora tutto ok. Mi hanno solo tradito un dolcetto, seguito a mezz'ora di distanza dallo scherzetto, e un bicchiere di lassi, a base di yoghurt probabilmente avariato, che ha trasformato il mio intestino in una specie di tubo di scolo di un lavandino; ogni volta che mi spostavo o cambiavo posizione sentivo un inquietante e pericoloso gorgogliare!
Taj Mahal e cibo: l'India al meglio!
Rene'

5 commenti:

Anonimo ha detto...

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Unknown ha detto...

mitico!!!

ti lascio un attimo, ed eccoti qui!!

grande.
anche se non mi vedi, ti seguo. continua così, renato!

un abbraccio

mik

René van Olst ha detto...

ciao mik!
ho provato a scriverti su hotmail qualche settimana fa ma mi sa che il messaggio ti e' finito nello spam. stai ancora facendo il tracking su google earth? a che citta' sei rimasto? fammi sapere cosi ti mando un aggiornamento.
ciao!

Unknown ha detto...

Heilà!!

Unknown ha detto...

heilà!!

un salutone, ti seguo sempre anche io regolarmente e... in silenzio :-)

Sempre affascinanti i tuoi racconti...

sono curioso di sapere il tuo giudizio sui miei colleghi asiatici... ehehehe!!

continua così, senza fretta!!