sabato 26 aprile 2008

Di isola in isola

Le otto ore di viaggio verso Ko Samui (isola nel golfo della Thailandia) le ho passate dormendo; un sonno interrotto solamente nel corso dei cambi dei mezzi di trasporto: prima minibus, poi pullman e quindi traghetto. La notte appena passata con Wan e' un fresco e dolce ricordo, cullato dalle gentili onde del mare thailandese.
Ko Samui e' un'isola abbastanza grande; circonferenza di almeno 60km. Dove stabilirsi? La scelta si restringe su 2 spiaggie: Chaweng o Lamai? Secondo la guida, Lamai conserva ancora una certa tranquillita', autenticita' e naturalezza. Tutte balle. Difficile trovare nello stesso istante tutti e 3 questi elementi in una spiaggia thailandese... Si punta su Lamai quindi.
Sul pick up che, per una ventina di kilometri, ci porta fino alla spiaggia conosco una ragazza thailandese. E' venuta a trovare una amica che lavora a Lamai e tra 2 giorni si sposteranno insieme a Ko Phan Gan (isola a nord di Samui). Arrivati a destinazione vedo che mi segue nella ricerca di una sistemazione. Quando le chiedo perche' lo stia facendo risponde "so I can stay with you"... Gulp! I primi due posti che controlliamo sono gia' pieni al che le dico di aspettarmi al bar della sua amica finche' io non trovo un alloggio. Un modo carino per levarmela di dosso. La vacanza in Thailandia, rifletto, sta prendendo una piega un tantino estroversa!
Dopo una buona ora di sbattimento trovo un bungalow soddisfacente, almeno per questa notte. Il resort e' direttamente sulla spiaggia e sembra abitato esclusivamente da cinquantenni tedeschi con compagne thailandesi al seguito: che sia lo spirito di Lamai?
Il giorno successivo alzo i tacchi e mi trasferisco all'Amadeus - nessun collegamento con il compositore austriaco - dove trovo un buon bungalow e una clientela piu' mista.
Passo successivo: il noleggio di uno scooter, essenziale per fare la spola tra le spiaggie di Chaweng e Lamai.
Non immaginatevi scenari alla Robinson Crusoe: entrambe le spiaggie sono super sviluppate. Chaweng tende a essere modaiola, trafficata e rumorosa: decine di ristoranti, bar e discoteche; una spiaggia di sabbia bianca disseminata di bungalow e alberghi, intervallati da sound system che sparano musica a palla. I backpackers sono quasi tutti sistemati qui, mischiati insieme a week-enders thailandesi e turisti pacchettizzati.
Lamai sembra invece una specie di buen retiro per long term residents (occidentali) in cerca di compagnia. La spiaggia e' meno affollata e piu' godibile, affacciatta su un mare spesso cattivo e increspato. All' interno, la strada che scorre parallela alla spiaggia e' un susseguirsi di sartorie per abiti su misura (perche'?), agenzie viaggi e negozi di paccottiglia. C'e' solo 1 discoteca in mezzo a tantissimi girl bars. Lamai mi da lo spunto per una...

Analisi del mondo rosa

Lamai, ore 23. Non c'e' nient' altro da fare se non recarsi in un girl bar. Impossibile contarli; sono troppi e uno attaccato all'altro. La prima curiosita' sorge guardando l'insegna; accanto al nome del locale ci sono sempre delle bandierine, a segnalare la nazionalita' dei gestori. Come mi spieghera' un ragazzo belga, i bar sono quasi tutti a gestione mista straniero-thailandese; l'uomo (lo straniero) caccia il dinero mentre la compagna si occupa di trovare e gestire le ragazze. Molti bar hanno vita breve, al massimo una stagione, perche' ce ne sono troppi e la torta non e' grande abbastanza per sfamare tutti. Il vero business lo fa quindi chi affitta il locale (il thailandese di Ko Samui) ai polli (gli stranieri).
Percorrendo le strade scorgo bandierine a me familiari stampate sull' insegna del Grappa Bar e del Ciao Bar.
L' allestimento: i bar, in questo, si somigliano tutti. Un lungo bancone dove a volte ballano le ragazze ma piu' spesso si formano le neo-coppie e un biliardo, per i momenti ludici. Gia' i giochi... Forse qualche intraprendente mente thailandese ha pensato che potessero essere utili a sciolgere il ghiaccio, l'imbarazzo o a riempire i momenti vuoti di una conversazione (non tutte le ragazze parlano infatti inglese!). Ecco quindi spiegata la presenza del leggendario Forza Quattro (omnipresente) e dei mattoncini di legno per fare la torre. Ottimi anche per le scommesse "se vinco mi offri da bere". Si chiacchera, si beve, si gioca.
Camminando per una strada di locali si viene inseguiti dalle grida delle ragazze... Hello, where you go? Come here! Meglio scegliere un locale affollato per evitare una schiacciante minoranza 20 donne contro 1 uomo..
Appena si entra una ragazza si avvicina e ti fa sedere al bancone, ti chiede cosa vuoi da bere e poi ti fa compagnia. Sta a te decidere per quanto: una birra? Una partita a biliardo? Una notte? Una delle frasi preferite delle ragazze sembra essere: it's up to you!
Se si vuole uscire con una delle ragazze bisogna pagare il bar per "liberarla" (al costo di circa 10 euro). Ma e' piu' semplice aspettare fino alle 3 e ritrovarsi le ragazze in discoteca, quando hanno finito di lavorare. Questo e' anche il momento nel quale Lamai pulsa di nuova vita: il mercato notturno si popola di ragazze affamate in cerca di un veloce spuntino e da alcuni ristoranti provengono gli stonati cori di un karaoke in corso.
Ma torniamo al bar... Il pubblico maschile e' variegato; di tutte le eta': giovani a bere e fare casino e meno giovani con intenzioni un poco piu' serie (?!). Ogni tanto compare anche qualche famiglia desiderosa di provare un culture shock, che spesso si conclude con la moglie che implora il marito "oh please darling, lets go home!".
Una notte, passando accanto ad un internet cafe' vedo decine di ragazze indaffarate con le tastiere; davanti ai loro occhi penzola un foglio di carta: e' il master di una lettera d'amore da spedire oltreoceano ai loro amanti (nel gergo, gli sponsor) in attesa che ritornino. Sulla porta di ingresso un volantino di una societa' di servizi legali pubblicizza: visa services, bring your loved one back home (lo stesso foglio l'ho rivisto anche all' interno di un bar!).
Lamai e' talmente rosa che dopo un giorno non ci faccio piu' caso. Dev'essere normale qui, penso. Discorso chiuso.

Le notti dopo gli esami

In Thailandia ho smesso di viaggiare. Ho fatto il turista. Niente escursioni, niente monumenti, niente musei, niente cultura. La mia giornata tipo a Ko Samui e' stata: sveglia alle 12, pranzo e pennichella in spiaggia a Lamai, nuoto e letture, rientro in camera alle 18, doccia, relax, cena, internet, una birra e una partita di biliardo al bar, spostamento a Chaweng per giro delle discoteche, rientro al bungalow all'alba. Una settimana cosi, come la vacanza a Rimini dopo gli esami di maturita'. Spegnere il cervello e pensare solo a divertirsi. Questa volta in Thailandia.

Rene'

Nessun commento: