mercoledì 9 aprile 2008

Calda e umida Bangkok

Due aggettivi per descrivere le condizioni climatiche della citta'! Bangkok e' un forno, una sauna...
Saluto Rusty: le sue vacanze sono finite e si appresta a tornare in Australia; cercheremo di rivederci nel continente rosso.
Bangkok di giorno si rivela soffocante. L'umidita' alle stelle non da tregua e sono continuamente in battaglia con il sudore. Alterno attimi in strada a rinfrescanti visite a centri commerciali e shopping malls. Meglio non muoversi troppo in modo da evitare pezzature imbarazzanti. Un giro in battello, ad esempio, risalendo uno dei tanti corsi d'acqua che attraversano Bangkok, e' un modo poco impegnativo e gradevole di osservare la citta'.
Bangkok, dopo Hong Kong, e' sicuramente la citta' piu' sviluppata e moderna che ho visitato. C'e' la metropolitana, una monorotaia, taxi con l'aria condizionata che usano il tassametro (wow), alti edifici e spigolosi grattacieli. Il traffico, se non bloccato in un ingorgo, scorre veloce veloce. Che sorpresa; fa quasi spavento dopo la lentezza dei trasporti in Laos e Cambogia. La zona di Siam Square e' quella che preferisco: enormi centri commerciali frigorifero dove si trova di tutto: elettronica, cinema, internet cafe', food areas e tantissimi negozi di abbigliamento per teenager stilosi: i giovani thailandesi infatti ci tengono ad impressionare: di giorno, docili e bravi nelle loro bianche uniformi scolastiche; di notte invece, entrano in scena pettinature antigravitazionali, minigonne e jeans a sigaretta, t-shirt irriverenti. I wanna be a rockstar!
In strada c'e' molta vita e soprattutto, molto cibo: frutta fresca, dolci, zuppe, riso e tagliolini fritti. Le cucine mobili di centinaia di ambulanti del sapore.
Il quartiere di Khao San Road e' la base dei turisti in citta' (e anche la mia). C'e' tutto per prepararsi ad un soggiorno in Thailandia: alberghi, dozzine di agenzie viaggi, negozi di vestiti, musica, dvd pirata, supermercati e fast food aperti 24 ore su 24. The city never sleeps. Per dormire va bene, ma l'ambiente e' decisamente poco thailandese. Quartiere comodo, in ogni caso, per la visita del vicino Palazzo Reale, veramente bello e splendente (oro, oro, oro!). Molto interessante e' anche la visita al quartiere di Chinatown, dal torbido passato (case da gioco e fumerie d'oppio), ora ripulito e mecca del commercio; niente di nuovo, insomma, quando si tratta di cinesi!
E' risaputo comunque che Bangkok da il meglio di sera: l'afa sembra dare un attimo di tregua, la temperatura si abbassa e si puo' tornare a respirare. I turisti, in massa, si spostano a Patpong, uno dei centri "rosa" della citta': c'e' il mercato notturno con tutte le migliori griffe contraffatte, i temibili spettacoli di ping-pong (non visti) e alcuni live music bar dove si esibiscono trans e cloni di Elvis e James Brown (questi, si, visti). Qui mi incontro con Rob, ragazzo svedese conosciuto oltre 2 anni fa nel corso di un viaggio in est europa (Bulgaria), che ora fa la spola tra Bangkok e la Svezia con la sua ragazza thailandese (conosciuta su un pullman, ci tiene a precisare). Con alterne fortune gestisce un negozio di abbigliamento in un mercato notturno e si sta preparando per un ritorno di 6 mesi in Svezia.
Dopo una serata a Patpong ci diamo appuntamento per la notte successiva a Nana; e il rosa si tinge di rosso... Ragazzi, turismo sessuale a go-go! Paura. L'area non e' grandissima ma fa impressione per l'organizzazione; roba industriale. Immaginate una strada, 500m, non di piu'; alla vostra sinistra, un breve vicolo che sfocia in un cortile, chiuso su 3 lati. Ora di fronte a si erge un palazzo a 4 piani: il centro commerciale a luci rosse! Centinaia (migliaia?) di sguardi di ragazze che vi fissano... "hello darling"... dove e' il primo tombino che mi ci butto dentro? Dopo il primo impatto si prende coraggio e si fa una passeggiata tra i locali, su e giu' per i piani (con le scale mobili!). Tutti ti vogliono tirare dentro, have a look, for free... al confronto, il quartiere a luci rosse di Amsterdam e' un timido ragazzino. Ma torniamo in strada. Quindi, se sul lato sinistro c'e' il mercato, alla destra si trova una serie di alberghi, molto dignitosi, dove si porta la propria nuova compagna. Ci saranno le camere a tema? La vista dell' Hotel Heidelberg mi da una conferma. Il turista sessuale per antonomasia e' tedesco, cinquantenne (o piu'), con i baffazzi e la panza.
Calda, calda, calda Bangkok!

Rene'

5 commenti:

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

Caro Renè... non ti smentisci mai!!!
(mi riferisco al titolo.. e chi vuole capire... capisce...)

Un abbraccio
Davide V.

René van Olst ha detto...

bravo davide!
ma i sorrisi che fine hanno fatto?

Anonimo ha detto...

Vorrei capire... in cosa pensi che il tuo viaggio sia tanto diverso ed eccezionale rispetto ad un "normale" turista sessuale in thailandia? Parli del tipico "turista": tedesco con i baffi. beh, forse ti somiglia più di quanto pensi....

Anonimo ha detto...

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