lunedì 13 ottobre 2008

Si lavora!

Broome, west coast australiana, 15mila abitanti e una spiaggia di sabbia bianca lunga 22km, bellissima. Un tempo remoto villaggio di cercatori di perle e' ora una localita' di vacanza tra le piu' gettonate della costa. Il business della perla e' ancora florido e coinvolge allo stesso modo turisti, che visitano le zone di produzione e comprano souvenir, e popolazione locale, impiegata negli stabilimenti. Tra i backpackers che affollano gli ostelli di Broome un posto nell'industria delle perle e' molto ambito in quanto, nonostante il lavoro sia duro (14 giorni consecutivi per 7 di ferie e cosi via), la paga e' ottima: fino a 1200 dollari a settimana, si dice.
Broome e' una cittadina impossibile da girare a piedi. Ma come - vi chiederete - con soli 15mila abitanti? Tanto per cominciare, il centro storico, che si gira in 20 minuti, e' distante 7km dalla spiaggia di Cable Beach (quella bella di sabbia bianca). Poi ce n'e' un'altra, detta Town Beach, dove si trova anche la biblioteca e un piccolo museo che sta ad un paio di km dal centro. Tutt'intorno ci sono i quartieri residenziali - estates - e zone industriali, con l'aeroporto piazzato a meta' strada tra Cable Beach e il centro. Per chi e' appiedato come me e' un macello; situazione aggravata dall'esistenza di un unico pullmann che transita ogni 30 minuti.
A Broome e' di casa Rusty, un ragazzo australiano conosciuto in Cambogia, che per 6 mesi all' anno fa la guida nelle Kimberley: porta a spasso turisti per 13 giorni su un truck 4x4 di marca Isuzu. Lo incontro un lunedi sera; e' sbronzissimo perche' ha appena terminato un tour e si sta godendo 2 giorni di pausa. Tra una birra e l'altra riesco a spuntare un colloquio di lavoro per il mercoledi successivo: in uno dei loro campeggio stanziali (wilderness o safari camps) cercano personale.
Il seguente incontro con Tony, uno dei responsabili della Kimberley Wilderness Adventures, piu' che un colloquio si configura come un "ti spiego quello che c'e' da fare e tu mi dici se la cosa ti interessa". Accetto e ringrazio e dopo alcuni giorni, il 14 luglio per l'esattezza, sono sul camion-frigo che trasporta, settimanalmente, i viveri nei 3 campeggi situati nelle Kimberley, a nord-est di Broome. Torno sulla Gibb River Road; torno su una strada percorsa solo poco piu' di una settimana fa, ma in senso opposto. Sono destinato all' Ungolan Wilderness Camp, presso le Mitchell Falls e poco distante dalla costa. Da Broome sono quasi 900km e 3 giorni di viaggio su strada sterrata: come un Milano-Bari, ma senza nulla in mezzo! Se mi cercate su un atlante, buona fortuna; farei prima a fornirvi le coordinare GPS e aggiungo: non ho mai viaggiato tanto per raggiungere un posto di lavoro.
All'inizio e' dura. Devo abituarmi ai nuovi ritmi; le giornate sono sfiancanti: a giorni alterni, sveglia alle 5.15 o alle 7. Cucinare, pulire, lavare, stendere, sparecchiare... Percepisco a malapena il luogo, il paesaggio: potrei essere ovunque invece mi trovo in un posto speciale che solo da pochi anni gli australiani hanno iniziato a scoprire. Pensate che una delle zone piu' sceniche - le Bungle Bungle, cupole di roccia stratificata di differente colorazione - sono state rese note al grande pubblico solo nel 1982; e che ci siano altri tesori nascosti, soprattutto sotto forma di arte rupestre, lo sospettano in molti.
Dopo una settimana alle Mitchell Falls vengo trasferito al Marunbabidi Camp, 200km a sud-est rispetto al precedente, nell'entroterra, in mezzo al bush. Qui passo le successive 5 settimane e le mie condizioni lavorative vanno migliorando. Il campeggio e' piccolo: conta 16 tende e puo' ospitare fino ad un massimo di 32 persone. A lavorare siamo in 4 e ce la caviamo egregiamente; le mattinate finiscono intorno alle 12, il che ci concede alcune ore di relax prima del turno serale, che solitamente va dalle 16 alle 21. Ho assimilato il ritmo di lavoro e mi godo il tempo libero: dopo avere preparato colazioni, rifatto letti, pulito gabinetti e steso la biancheria posso concedermi una nuotata nel torrente vicino al campeggio, leggere un libro o semplicemente dormire all'ombra di un albero. Scopro il bird-watching e mi diverto ad appostarmi con binocolo a scovare gli uccelli del posto: colorati pappagalli, falchi, aironi e altri volatili dagli strani nomi (Cockatoo, Kookaburra). Apprezzo la solitudine, la tranquillita' e l'isolamento di questo posto incontaminato. Niente TV, niente radio. Un telefono ci tiene collegati al mondo e ci permette una lentissima navigazione (28k) internet. Le Olimpiadi me le sono perse. Ho appreso che la Cina ha vinto il medagliere, ma era una cosa facilmente prevedibile.
I nostri vicini di casa - una comunita' aborigena in disuso e una fattoria, a 20km di distanza - non li vedo quasi mai. Una sera uno sparo poco distante dal campeggio mi avverte che gli aborigini hanno appena fatto provviste di carne (una mucca). Qui nel bush non si va molto per il sottile; hai fame? Uccidi. Il sole e' torrido, la vegetazione arida, la natura selvaggia e le parole sono preziose come l'acqua nel corso della Dry Season: se chiedi ad un local da quanto tempo abita qui, dopo un lungo sguardo e una pausa di 10 secondi, ti rispondera' "too long", spostando gli occhi sul paesaggio, come in un western di Sergio Leone.
Nell'ultimo racconto vi avevo gia' accennato alle dimensioni, ma vi do ulteriori dati sull'area: le Kimberley occupano il 16% dello Stato del Western Australia, una regione che puo' contenere tranquillamente Inghilterra, Giappone e Germania; la superficie si estende per 700km da est ad ovest e 600km da nord a sud, per un totale di 421mila km quadrati; al suo interno si trovano fattorie e proprieta' private grandi come mezza provincia di Bergamo.
A Marunbabidi, 20 giorni dopo il mio arrivo, il sole al tramonto colora di rosso l'orizzonte, gli uccelli lanciano gli ultimi, acuti, richiami e il fuoco al centro del campeggio illumina i volti dei nostri ennesimi ospiti serali; e' in questo momento che, alzando gli occhi alle prime stelle, mi rendo conto di essere in un posto speciale.
Rene'

1 commento:

Anonimo ha detto...

Hai trovato la perla della mamma???
scerzo - tanti baci ma